Nazionalismo egiziano

La bandiera della Rivoluzione egiziana del 1919. Essa mostra una mezzaluna (simbolo dell'Islam) e una croce (simbolo del Cristianesimo, essenzialmente copto), per sottolineare l'unità dei sentimenti e degli intenti patriottici della nazione egiziana e la comune lotta, al di là delle differenze religiose, per l'indipendenza dal Regno Unito e per la libertà.

Il Nazionalismo egiziano (in arabo القومية المصرية?, al-Qawmiyya al-Miṣriyya; IPA: el kɑwˈmejːɑ l.mɑsˤˈɾejːɑ) è un'ideologia manifestatasi nel XIX secolo, in concomitanza con i crescenti condizionamenti politici ed economici britannici in Egitto culminati nell'istituzione di un vero e proprio Protettorato e, dopo il 1930, in forme più o meno pesanti d'ingerenza negli affari di uno Stato solo formalmente libero, finite solo nel settembre del 1956, con la guerra anglo-francese mossa per rendere vana la nazionalizzazione della Compagnia del Canale di Suez decisa dal Presidente della Repubblica Gamāl ʿAbd al-Nāṣer.


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